Escursioni al sicuro nella Riserva durante i giorni dell'epidemia

16 Mar

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Finchè la situazione dell’epidemia non si sarà normalizzata, o tranquillizzata, le attività all’aria aperta lontano da altre persone sono le più sane e le più sicure. Le escursioni libere in montagna, in coppia o con la famiglia, non in gruppo, sui sentieri e sui prati garantiscono il distanziamento dalle altre persone in maniera naturale.

Ecco allora che la Riserva Naturale della Gola del Furlo, vicino Cagli, con la sua rete di sentieri e la zona archeologica lungo la Via Flaminia si propone come una destinazione ideale per una gita o per una vacanza nelle Marche nei periodi in cui altre attività sono soggette a restrizioni. I sentieri sono ben curati, segnalati da una efficiente cartellonistica e consentono di attraversare i boschi e i prati sommitali dei monti Pietralata e Paganuccio con percorsi facili o più impegnativi, a seconda dei gusti di ciascuno. Si può prendere come riferimenti per le escursioni il Centro Visite della Riserva, in località Furlo di Acqualagna, il parcheggio vicino la diga Enel, oppure la chiesa di Pietralata. La carta dei sentieri si può scaricare dal sito web della Riserva all’indirizzo http://www.riservagoladelfurlo.it/vivere-la-riserva/carta-escursionistica oppure si può richiedere al Centro Visite della Riserva.

Ulteriori informazioni possono essere richieste al Centro Visite della Riserva (tel. 0721-700041; E-mail riservafurlo@provincia.ps.it ) oppure agli appartamenti per vacanze Bonclerici House di Cagli (tel. 0721-1708302; E-mail info@bonclericihouse.it), la struttura ricettiva che promuove il turismo sostenibile ed è partner della Riserva nell’ottenimento della CETS (Carta europea per il turismo sostenibile).

Le escursioni in piano lungo la strada Flaminia, facili e molto praticate dalle famiglie con bambini, consentono di attraversare la Gola del Furlo sul livello del fiume Candigliano avendo come obiettivo la visita alle due gallerie di epoca romana: la galleria scavata al tempo dell’imperatore Vespasiano (76 d.C.) e quella a lato, più piccola. La via Flaminia era la strada costruita dai Romani per andare da Roma a Rimini: terminata tra il 220 e il 219 a. C. dal console Gaio Flaminio, aveva nell’attraversamento della Gola del Furlo una delle fasi più delicate. La storia ci ricorda che poco più a nord della Gola del Furlo nel 207 a. C. si combattè la battaglia del Metauro nella quale i Romani sconfissero l’esercito di Asdrubale e ribaltarono le sorti della seconda guerra punica: se i cartaginesi avessero vinto la guerra la storia di Roma e dell’Italia sarebbe stata molto diversa da come l’abbiamo conosciuta.

Dalla zona del Centro Visite in località Furlo di Acqualagna si può salire sul monte Pietralata seguendo la strada asfaltata e raggiungere la terrazza panoramica. Dal Monte Pietralata e dal Monte Paganuccio sull’altro lato della gola si può godere di una vista bellissima con gli Appennini a Sud e il mare Adriatico a Nord. Sul Monte Pietralata si può ancora riconoscere la parete rocciosa dove negli anni Trenta era stato scolpito il grande profilo di Mussolini che era solito fermarsi al Furlo nei suoi viaggi verso Roma.

Sui prati sommitali e nei boschi si possono osservare le caratteristiche varietà di fiori e di piante protette. La fauna selvatica, costituita da lupi, daini, roditori e uccelli rapaci come l’aquila reale, simbolo della Riserva, regala talvolta la sorpresa di un avvistamento di un animale, o delle sue tracce, che rende la visita vera ed emozionante. La zona lungo il fiume Candigliano, dove è stata realizzata la diga per ricavare l’energia elettrica, è inoltre meta di appassionati ornitologi che nelle diverse stagioni si dedicano all’osservazione delle specie di uccelli migratori e stanziali.

 

 

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